Alfred De Vigny – Poesia
La poesia è una malattia del cervello.
La poesia è una malattia del cervello.
La poesia è dentro l’anima mia. E mai nessuno me la porterà via.
Il poeta è, prima di tutto, una persona che è passionalmente innamorata del linguaggio.
Le uniche parole che meritano di esistere sono quelle migliori del silenzio.
La poesia non vuole alludere, né illudere e tantomeno deludere, vuole semplicemente farti un po’ sognare e vivere, seppur virtualmente, un po’ l’amore.
Un poeta che legge i suoi versi in pubblico può avere altre abitudini infami.
Io non mi sento poetessa, scrivo semplicemente gli stati d’animo del momento che per natura sono portata a scrutare dentro di me, poi queste riflessioni prendono una forma poetica. Più che una poetessa mi sento una filosofa e che nella mia filosofia c’è un po’ di poesia. Le più grandi emozioni le provo maggiormente con le poesie degli altri e da loro imparo molto, le mie le ho tanto macerate dentro che, poi è come se non mi appartenessero più. Il vero poeta non è libero, se non nel magico momento della creazione. Ma penso che in fondo io sono una persona come tante ho anche io mille difetti e le manchevolezze. Devo dire che molto mi viene perdonato dal poeta che in virtù della sua capacità di trasmettere emozioni. Ma ciò non lo mette in salvo. Dalle piccolezze.