Andrea Cocco – Morte
Ogni istante dalla vita donato è un istante alla morte ceduto.
Ogni istante dalla vita donato è un istante alla morte ceduto.
Nel cuore le persone non muoiono mai.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
Per la morte d’ognuno l’orgasmo di qualcuno.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Se questo è un sogno voglio la realtà… se questa è la realtà voglio la morte!
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
Nel cuore le persone non muoiono mai.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
Per la morte d’ognuno l’orgasmo di qualcuno.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Se questo è un sogno voglio la realtà… se questa è la realtà voglio la morte!
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
Nel cuore le persone non muoiono mai.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
Per la morte d’ognuno l’orgasmo di qualcuno.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Se questo è un sogno voglio la realtà… se questa è la realtà voglio la morte!
La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente.