Angela Cicolari – Musica
Una canzone finisce dove la storia si ripete, e le sue parole si zittiscono. O forse è proprio allora che comincia?
Una canzone finisce dove la storia si ripete, e le sue parole si zittiscono. O forse è proprio allora che comincia?
Non hanno leso niente, i servitori del Serpente, se non la mia unica capacità di svolgere i programmi della Struttura. Al di sotto di questo, non c’era altro che l’essere umano: infatti continuando a scavare si portano alla luce sempre le cose peggiori. Ed essendo un essere umano, se l’uomo si scaglia contro l’uomo, sono cavoli amari, così come gli dèi, che si annientano da soli, insieme alla natura di cui essi sono i custodi.
Dio e gli angeli credono che li odio perché loro odiano. Non pensano che qualcuno possa essere differente e che certe conseguenze provengono dalla matematica e non dalla volontà. La loro astuzia, l’ostilità devastante, l’avidità incontrollata, la consapevolezza perfetta di un potere enorme in un corpo universale… non hanno idea di quanto li ammiro. Ma quando fanno boiate, la geometria senza volontà della Struttura si rivolta contro il loro regno.
La musica è il mio antidolorifico.
Già l’emozione di vedere un orchestra mi fabattere il cuore a duemila, ma è proprio un’emozione perché è una cosa bella e le cose belle fanno battere il cuore, è una delle forme della felicità la musica […] Guardate la bellezza [rivolgendosi all’orchestra], la musica fa bene, è una cosa proprio che cura, coma la farmacia, invece d’andare in farmacia uno va in un orchestra, prende uno strumento, un motivo, una nota e guarisce da tutte le malattie.
Attraverso la musica possiamo affrontare la vita, possiamo inventarla, possiamo cambiarla.
Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell’anima.