Claudio Visconti De Padua – Anima
Leggere le pagine vuote dell’anima fa di te la parte mancante di me!
Leggere le pagine vuote dell’anima fa di te la parte mancante di me!
Guardare il cielo di notte è come contemplare la propria anima fuori dalla finestra.
La profondità d’animo, trasmessa da occhi sinceri, nutre i cuori e le menti e li fa godere.
Nelle fredde mattine d’inverno il tepore del sole riscalda anche l’anima.
I pensieri vestono l’anima, i sentimenti la spogliano.
Cala il buio ma non il silenzio, e le anime si placano, si odiano o si amano dietro a porte e finestre chiuse.
Gli occhi sono il libro aperto della nostra anima. Hanno quella Luce speciale che fa comprendere e vedere l’Anima. E chi non ci guarda negli occhi forse è perché non ci vuole vedere. Ma se uno sguardo ci parla d’amore stiamo certi che siamo in contatto diretto con l’anima. Gli occhi hanno voce, hanno sempre molto da raccontare e da raccontarsi, se lasciamo loro il campo visivo che a loro serve ed è dovuto possiamo nuotare senza cautela in occhi sinceri degli altri, tanto non c’è rischio di affogare. Ci sono occhi che hanno visto tanto e ancora desiderano vedere e dimostrare che il coraggio di vivere non deve mai mancare.
Perché il padre buono non potrebbe già respirare in noi senza il sostegno di una struttura dedita al lucro? Perché questo padre e questa madre, essenza e forma di vita come la sviluppiamo ogni giorno, non potrebbero già essere fusi in noi nello spirito che l’anima incarna? Perché la voce e lo spirito guida di quest’entità non potrebbero avere come termine religioso quello della coscienza?
Non sempre è facile per me mettere nero su bianco i miei pensieri e scrivere cosa sto pensando in quel preciso istante, prendere la mira, modulare, limare, poi tornarci sopra dopo un po’ e vedere l’effetto che mi fa. E dire che ho sempre bisogno di spiegarmi, e quale mezzo migliore della parola scritta? Che grande strumento, e che grande opportunità. Scrivere è un modo per lasciar andare le mie emozioni che mi animano. Le parole escono come un fiume, e scrivo pagine e pagine di getto senza pensarci troppo e rendendo palpabile l’invisibile, e comunicare ciò che non si può sempre descrivere. Ma una volta scritto quello resta per sempre è bello rileggere le mie sensazioni passate che riaffiorano durante la lettura! Insomma! Scrivere pensieri con l’anima per non dimenticare.
Tutti abbiamo cicatrici da nascondere, che fanno male, e anime che vorremmo più vicine.
I giorni piovosi sono fatti apposta per pensare. Quel tocco di grigiore è polvere per l’anima che neanche la pioggia leva via.
Il fiore della vitaLa nostra vita è un fiore, curiamolo. La nostra vita è un fiore, amiamolo. Un fiore cresce in base a come lo curiamo noi, così è la nostra vita. Offriamo ai posteri noi stessi, la conoscenza; con coscienza, con amore e il vento sussurrerà di bocca in bocca la nascita di una pianta nuova che regalerà nuovi frutti nuovi fiori nuove emozioni. Apprezziamo le piccole cose, con allegria, spensieratezza, gioia, amicizia, amore e solidarietà. Impariamo a vivere come un fiore e sorridiamo al cielo, e così la nostra felicità, splenderà alla luce del sole!Il fiore che abbiamo prodottoLa vita profuma di tante cose, si mostra in modi diversi, ma è vero che ogni momento può essere rappresentato da un fiore. Se vogliamo mantenere la metafora del fiore, io la vedo meglio rovesciata: ogni anno che passa è un petalo in più, alla fine ciò che siamo stati in vita si riflette nel fiore che abbiamo prodotto.
Che cos’è una carezza se non il soffio della propria Anima trasferito ad un’altra Anima!
La notte, con il suo freddo in faccia, mi fa tanto pensare per poi gioire e ringraziare chi da lassù mi vuol sempre aiutare e stringere in un forte calore.
Mi bastava udire la sua voce,le sue parole planavanonell’anima come delicati battitidi farfalle, fino a creare un piacevoleformicolio sulla pelle,lo scandire delle sue paroleerano note di musicami paralizzavano il corpoil suo cantoera forse il ponteche l’amore costruivaquando si allontanava!
Non puoi scoprire nuove galassie se hai paura di perderti fra le stelle con la tua navicella spaziale. Solo quando lasci il timone e diventi il pilota della tua anima la trasformi in una nave stellare. Solo quando lasci il timone scopri l’infinito. Fuori e dentro te.
L’immaginazione è la facoltà data all’uomo di rappresentarsi il mondo in modo, come direbbe Hillman, poetico. È un processo in grado di creare possibili realtà il quale rende l’uomo in grado di apportare al mondo una sua impronta personale. Nella mia scuola ideale, questa specificità umana sarebbe al primo posto delle attività scolastiche in quanto possibilità dell’anima di riconoscersi e di vibrare assieme alle straordinarie meraviglie della natura. Purtroppo nei secoli si è scisso l’aspetto “razionale” da quello immaginativo e la scuola si è trasformato in un contenitore capace di trasmettere nozioni, declassando l’aspetto più personale e profondo dell’essere umano come pura “fantasia.