Anna De Santis – Cielo
Guarda quella stella, pensami come me.
Guarda quella stella, pensami come me.
Non discuto che il libro di Saviano, sia una denuncia, una veritiera descrizione, ma non preferisco leggere di queste cose, per noi tutti è un ulteriore vergogna, non essere riusciti a debellare questa piaga che non avrà mai fine. Bisogna dire che purtroppo sempre più cresce la schiera dei disoccupati, e se non si risolve in maniera definitiva questo impellente prolema, non ci sarà mai fine alla camorra, alla mafia, che assolda proprio persone che più non riescono a trovare lavoro, alcune volte costrette, e non hanno scelta, hanno anche loro la famiglia i figli da mandare avanti, non lo dimentichiamo, e allora piuttosto che gridare al lupo al lupo, dobbiamo cercare di risolvere questo primario ed unico, prolema in maniera definitiva, a nessuno piace vivere pericolosamente, basta scrivere di queste cose, è una dolorosa piaga, che forse non ha tutti conviene curare, parlo degli infiltrati anche nella politica, che in questo torbido, ci quadagnano, e allora visto che queste cose le sappiamo tutti, perché stiamo zitti ed aspettiamo che un certo Saviano ce le faccia leggere.
M’incanto ad osservare il cielo nelle giornate di pioggia, per quelle sfumature che pennellano la nuvole.
Ancora mi vergogno a distanza di anni, ma chiudo gli occhi e sono tua.
La notte cala per evidenziar stella.
C’è un tempo per impazzire… poi provare che sia per sempre… improvvisamente accorgersi che non era così…finisce il modo di guardarlo incantata… di credere alle sue bugiee finalmente ritornare tra i vivi… le nuvole che prima ti sopportavano reggono poco… quando diventa tutto così pesante.
Solo affrontandolo il buio, saremo in grado di vedere oltre. Magari oltre il velo nero…