Anna Maria D’Alò – Libertà
La libertà è evadere dai muri delle proprie paure.
La libertà è evadere dai muri delle proprie paure.
L’uomo è un mosaico di tanti se stessi che si compongono e si sfaldano.
La sensualità è nel mostrare ciò che non si vede, ma che s’immagina.
La follia ci aiuta a vivere, la quotidianità a morire.
Ogni giorno non è mai uguale all’altro, perché ogni giorno è irripetibile.
Un pensiero particolare sul giorno della memoria, sulla Shoah: ma quanti genocidi ancora sono sparsi nel cammino della storia fino ad oggi? Purtroppo la storia si ripete sempre e l’uomo è più incline all’errore che alla conoscenza dell’errore dall’errore, è più incline all’orrore che all’interpretazione dell’orrore e non cambierà mai se non si appella alla propria coscienza di uomo.
Le ferite che fanno più male sono quelle procurate da chi amiamo.
L’uomo è un mosaico di tanti se stessi che si compongono e si sfaldano.
La sensualità è nel mostrare ciò che non si vede, ma che s’immagina.
La follia ci aiuta a vivere, la quotidianità a morire.
Ogni giorno non è mai uguale all’altro, perché ogni giorno è irripetibile.
Un pensiero particolare sul giorno della memoria, sulla Shoah: ma quanti genocidi ancora sono sparsi nel cammino della storia fino ad oggi? Purtroppo la storia si ripete sempre e l’uomo è più incline all’errore che alla conoscenza dell’errore dall’errore, è più incline all’orrore che all’interpretazione dell’orrore e non cambierà mai se non si appella alla propria coscienza di uomo.
Le ferite che fanno più male sono quelle procurate da chi amiamo.
L’uomo è un mosaico di tanti se stessi che si compongono e si sfaldano.
La sensualità è nel mostrare ciò che non si vede, ma che s’immagina.
La follia ci aiuta a vivere, la quotidianità a morire.
Ogni giorno non è mai uguale all’altro, perché ogni giorno è irripetibile.
Un pensiero particolare sul giorno della memoria, sulla Shoah: ma quanti genocidi ancora sono sparsi nel cammino della storia fino ad oggi? Purtroppo la storia si ripete sempre e l’uomo è più incline all’errore che alla conoscenza dell’errore dall’errore, è più incline all’orrore che all’interpretazione dell’orrore e non cambierà mai se non si appella alla propria coscienza di uomo.
Le ferite che fanno più male sono quelle procurate da chi amiamo.