Anna Rita Rossi – Destino
Infelice chi, privo di morale, ama suo padre e sua madre.
Infelice chi, privo di morale, ama suo padre e sua madre.
Non è da tutti avere il coraggio di prendere la penna e scrivere il proprio destino, perciò si convincono che è già tutto scritto.
Soli, io e te,Teneri baci pieni d’amore, abbraccipoi all’improvviso tutto si ferma…La favola si trasforma in un incubo…Dal buio, due, forse più animali selvaggimascherati da “uomini” ci separano,picchiano, distruggono tutto,…L’anima, la voglia di vivere, i sogni…Tutto scompare, tutto viene cancellatoda quell’onda di selvaggia cattiveria…Alla fine di quell’incubo resterà una feritatroppo profonda da rimarginare.E voi “uomini” capaci di tutto questo…cosa vi resterà? E ai vostri figli…Cosa racconterete?…
Forse, semplicemente, certe cose non sono nel nostro destino, a prescindere da quanto le desideriamo.
Chi con le idee contorte nasce con quelle perisce.
Amico – nemico, senza volto il destino non ci mostra la strada che per noi ha scelto. Oppure come la nebbia, ci confonde e ci fa sbagliare strada.
Certo la vita è strana… e dicono che percorriamo questa strada solo una volta. Cosa ci faccio io su questa strada?