Annamaria Crugliano – Vita
Non è un difetto essere strani.
Non è un difetto essere strani.
Non c’è bisogno che lasci la tua stanza. Resta seduto al tavolo e ascolta. Non ascoltare nemmeno, limitati ad aspettare. Non aspettare nemmeno, stattene immobile e in solitudine. Il mondo ti si offrirà spontaneamente per essere smascherato. Non ha scelta. Si rotolerà in estasi ai tuoi piedi.
Eccomi. Sono ripiombato in me. Nel deserto dalle mille sfaccettature, le mille sfumature. A me così conosciuto. Il deserto dei mille sbagli, dove io non sono. O forse, sono troppo. Non si è mai viaggiatori del nulla, quando si è alla ricerca della verità. E spesso, la ricerca finisce. Dentro di noi.
Il temponon ha tempovola via con il vento.
Se lo scotto da pagare per essere sincero sono le percosse, allora fatemi male!
Mi sento ancora dentro una palla di cristallo senza riuscire ad uscire da questa vita che a volte ci soffoca. Il vetro è spesso, duro, freddo. Non voglio più parlare, voglio solo ascoltare e non piangere più per ciò che ho perso.
Immagino la vita come una lunga passeggiata con tanti incroci, divieti, e sensi unici. Credo che la felicità o l’infelicità sia determinata propio dalla scelta che decidiamo di fare in questo percorso, a quale svincolo uscire. Non mi rattrista tanto la consapevolezza del propio errore, fà davvero male a metà percorso, accorgersi che sia un altra persona a condurti nella direzione avversa! E il destino ad esserne un po’ complice!