Annamaria Signorile – Filosofia
Aspetto… il mio aspetto.
Aspetto… il mio aspetto.
Il mondo si divide in tre categorie: quelli che contano e quelli che non sanno contare.
Una persona la si riconosce dagli occhi, essi sono lo specchio dell’anima, racchiudono tutto noi stessi, sono un’immensità di emozioni focalizzati in un unico punto.
Sapere non significa saper capire.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
La filosofia è la balia asciutta della vita, veglia sui nostri passi, ma non ci può allattare.
Se il pensiero a sua volta avesse un pensiero, i miei pensieri potrebbero essere in disaccordo con i pensieri del mio pensiero… questo allontanerebbe la verità all’infinito…