Anthony De Mello – Desiderio
Che assurdità dire: “Finché non avrò quello che desidero, non potrò essere felice”.
Che assurdità dire: “Finché non avrò quello che desidero, non potrò essere felice”.
Le tue mani scivolano sul mio corpo cercano il centro del mio piacere, trovano, accarezzano, entrano e giocano con la fantasia. M’inarco a te, conscia che questo desiderio lo appaghi anche con il tocco delle tue labbra.
Tante volte uno sguardo dice più di mille parole; altre volte una parola dice più di mille sguardi.
Lei quegli avanzi non li voleva. Perché quell’uomo lo amava, lo amava davvero, e se non poteva avere anche il suo cuore, allora, soltanto del corpo non sapeva che farsene.
Nessun altro può capire al posto tuo. Sei tu a dover cercare, capire, conoscere.
Il tempo affievolisce il tuo ricordo, la musica ha cambiato le proprie note, rendendo tutto irriconoscibile e diverso, il passo diviene sempre più pesante e l’ombra procede al mio fianco nell’attesa di cancellare ogni percorso intrapreso. Ogni tanto riaffiora qualche nota legata a frammenti di cuore che ancora stentano a ricomporsi.
Non vedo l’ora! Magari se mi sporgo un poco…