Antonella Lombardi – Figli e bambini
Un bimbo che non c’è che vive dentro me… in questo mio grembo desiderato, disabitato.
Un bimbo che non c’è che vive dentro me… in questo mio grembo desiderato, disabitato.
In conformità alla mia concezione della vita, ho scelto di non mettere al mondo figli. Una moneta viene esaminata e si può dare a un mendicante solo dopo averci pensato bene, mentre un figlio viene scagliato nella brutalità del cosmo senza esitazione.
Sono tantissime le volte in cui le mamme soffrono e piangono, nel silenzio delle loro anime, per quello che i figli fanno e spesso non fanno e le dimenticano nell’omertà dell’indifferenza o della svogliatezza.
Tu, sei il Sensoricamato con fili d’orosui perché della mia Esistenza.
Come l’amore di quel genitore nei confronti del figlio che tende ad amare il più debole, consapevole della sua fragilità. Sarebbe bello se imparassimo a guardare con tenerezza i difetti degli altri, proprio come un genitore.
Coltiva sempre il bene nei tuoi figli, non permettere mai che tra di lori vi sia gelosia. L’eguaglianza tra di loro è un insegnamento che nel tempo diverrà un unione indissolubile.
Una madre ha la capacità di lasciare le sue impronte indelebili nelle nostre anime.