Antonella Lombardi – Figli e bambini
Un bimbo che non c’è che vive dentro me… in questo mio grembo desiderato, disabitato.
Un bimbo che non c’è che vive dentro me… in questo mio grembo desiderato, disabitato.
Er core mio l’avete fatto a pezzi, un po’ per uno ve l’ho dato, nun me lo trattate tanto male, un giorno che me serve tutto intero va recuperato.
Per averlo cresciuto in grembo, un figlio per la sua mamma non sarà mai soltanto un figlio, ma un prolungamento del suo corpo.
Non dimenticherò mai il nostro primo incontro, la più bella emozione che una mamma possa provare, vedere un fagottino per la prima volta e innamorarsi perdutamente.
Se ancora non sai cosa conta veramente nella vita, prova a privarti di tutte quelle piccole cose che ogni giorno hai. Un buongiorno, una buonanotte. Un bacio di tuo figlio, una risata con un’amica. Ecco ora lo sai.
Credevo di aver capito il tuo percorso figlia mia, ma mi sto perdendo dietro la tua scia, ciò mi fa impazzire, aspettami, spiegami, parlami negli occhi.
Le colpe dei padri ricadranno sui figli. Le virtù dei padri graveranno sui figli. Comunque la mettiamo, i figli andranno in analisi.