Antonio Belsito – Silenzio
Il silenzio urla come la dolcezza di una rosa.
Il silenzio urla come la dolcezza di una rosa.
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.
Scrivo e leggo, leggo e scrivo. Le emozioni spingono la mia penna e muovono i…
Il silenzio, a volte, non è altro che un “ti amo” o un “ti voglio bene” ferito, che trattiene il fiato. Non per orgoglio, ma per dignità.
Il silenzio racchiude in se tutte le risposte.
Bisogna imparare a stare in silenzio. O almeno imparare a tacere a noi stessi.
Anche i gabbiani a un certo orario del giorno si fermano a fissare l’infinito restando in silenzio, quasi stessero ascoltando il silenzio divino universale.
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.
Scrivo e leggo, leggo e scrivo. Le emozioni spingono la mia penna e muovono i…
Il silenzio, a volte, non è altro che un “ti amo” o un “ti voglio bene” ferito, che trattiene il fiato. Non per orgoglio, ma per dignità.
Il silenzio racchiude in se tutte le risposte.
Bisogna imparare a stare in silenzio. O almeno imparare a tacere a noi stessi.
Anche i gabbiani a un certo orario del giorno si fermano a fissare l’infinito restando in silenzio, quasi stessero ascoltando il silenzio divino universale.
Ho silenzi pieni di mille, urlanti parole. E sentimenti trattenuti. E lacrime mischiate a dolore. Domande sospese. Attese. Ho nel cuore più di ciò che esprimo con gesti e parole. E lascio che sia il tempo a sciogliere nodi, a ristabilire le cose.
Scrivo e leggo, leggo e scrivo. Le emozioni spingono la mia penna e muovono i…
Il silenzio, a volte, non è altro che un “ti amo” o un “ti voglio bene” ferito, che trattiene il fiato. Non per orgoglio, ma per dignità.
Il silenzio racchiude in se tutte le risposte.
Bisogna imparare a stare in silenzio. O almeno imparare a tacere a noi stessi.
Anche i gabbiani a un certo orario del giorno si fermano a fissare l’infinito restando in silenzio, quasi stessero ascoltando il silenzio divino universale.