Antonio Piazzolla – Morte
È così che me lo sono sempre immaginato quel giorno. Mi sveglierò in una campagna, e dopo aver superato una distesa di grano, vi rivedrò. E fra una lacrima e qualche capello bianco ci riabbracceremo sotto lo stesso cielo.
È così che me lo sono sempre immaginato quel giorno. Mi sveglierò in una campagna, e dopo aver superato una distesa di grano, vi rivedrò. E fra una lacrima e qualche capello bianco ci riabbracceremo sotto lo stesso cielo.
È meglio morire in piedi che vivere sulle ginocchia.
Quando qualcuno ti delude irrimediabilmente è come se quel qualcuno fosse morto. Lascerà un vuoto che niente al mondo potrà colmare.
La morte è insieme la possibilità di ogni istante e l’impossibilità di ogni possibilità.
Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori e io sarò dentro di loro: questa è l’eternità.
Sulle ginocchia dei genitori eri un neonato che piangeva, mentre tutti intorno a te sorridevano.Vivi, dunque, affinché scivolando nel tuo ultimo lungo sonno, tu possa sorridere mentre tutti intorno a te piangeranno.
La morte pone fine alla vita, ma fa nascere se stessa.