Antonio Steffenoni – Morte
Ora so di essere qui per dirti addio. E che per dirsi teneramente addio non è necessario essere entrambi vivi.
Ora so di essere qui per dirti addio. E che per dirsi teneramente addio non è necessario essere entrambi vivi.
Non avere paura della morte: è l’unica “amica” che nn ti tradirà mai.
Dicono che per tutti presto o tardi arriva “il carro della morte” che in quella “notte” spiriti e anime cantano un motivo strano, fatto solo di urla e lamenti, dicono che quella “notte” è sul confine tra incubo e realtà, dicono che succede quando meno te lo aspetti, e che dopo saliti su “quel carro” non si può più scendere!
Un uomo veramente sincero, trasforma perfino la morte in una storia d’amore.La morte deve essere celebrata. Devi entrare nel regno della morte senza lotta, senza resistenza.Si deve accettare la morte e morire in un profondo abbandono. Solo cosi incontrerai il mistero in una bellezza,che non può assomigliare a nient’altro! Morire conscio significa sapere che nulla muore.
L’avversione per la morte non è altro che il logico dispiacere di non poter più godere dell’infinite peculiarità che ci offre la vita.
La morte.La morte non è la fine, bensì il crescendo della vita stessa, il suo culmine… Se hai vissuto nel modo giusto, se hai vissuto totalmente, attimo dopo attimo, se hai spremuto tutto il nettare della vita, la tua morte sarà l’orgasmo supremo.
La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro.