Arcangelo Provitina – Tristezza
Una corda, una sola, dell’arpa sta suonando nella mia testa portandomi un po’ di malinconia, ma con uno sfondo di speranza, chissà forse la speranza in un futuro migliore…
Una corda, una sola, dell’arpa sta suonando nella mia testa portandomi un po’ di malinconia, ma con uno sfondo di speranza, chissà forse la speranza in un futuro migliore…
Il dolore, quando è cocente e duro, ha il sapore dell’urlo straziante di una belva ferita a morte!
È giusto sentirsi soli nella moltitudine?
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Ci si dovrebbe allontanare, per soffrire di meno, da quelle persone che ci hanno rapito l’anima, ma a volte neanche quello serve a guarire certe ferite che lacerano il nostro cuore innamorato.
Bisogna parlare male per sapere bene degli altri.
Se io oggi sto a pezzi, non importa a nessuno, come sempre. Quindi amici vi dirò solo questo: “Sto bene, non preoccupatevi”.
Il dolore, quando è cocente e duro, ha il sapore dell’urlo straziante di una belva ferita a morte!
È giusto sentirsi soli nella moltitudine?
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Ci si dovrebbe allontanare, per soffrire di meno, da quelle persone che ci hanno rapito l’anima, ma a volte neanche quello serve a guarire certe ferite che lacerano il nostro cuore innamorato.
Bisogna parlare male per sapere bene degli altri.
Se io oggi sto a pezzi, non importa a nessuno, come sempre. Quindi amici vi dirò solo questo: “Sto bene, non preoccupatevi”.
Il dolore, quando è cocente e duro, ha il sapore dell’urlo straziante di una belva ferita a morte!
È giusto sentirsi soli nella moltitudine?
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Ci si dovrebbe allontanare, per soffrire di meno, da quelle persone che ci hanno rapito l’anima, ma a volte neanche quello serve a guarire certe ferite che lacerano il nostro cuore innamorato.
Bisogna parlare male per sapere bene degli altri.
Se io oggi sto a pezzi, non importa a nessuno, come sempre. Quindi amici vi dirò solo questo: “Sto bene, non preoccupatevi”.