Arcangelo Provitina – Tristezza
Una corda, una sola, dell’arpa sta suonando nella mia testa portandomi un po’ di malinconia, ma con uno sfondo di speranza, chissà forse la speranza in un futuro migliore…
Una corda, una sola, dell’arpa sta suonando nella mia testa portandomi un po’ di malinconia, ma con uno sfondo di speranza, chissà forse la speranza in un futuro migliore…
Stavo facendo del male a tutti. Era rimasto qualcosa che avessi toccato senza rovinarlo?
Sei importante… sono riuscita a dirlo ad una sola persona nella mia vita. Chissà se sarò in grado di dirlo ancora!
Vedi le stelle brillare, il cuore palpitare, i brividi che ti passano attraverso il corpo… ma come non pensare che un giorno ci sarà solo dolore e male.
Sono certa: le lacrime non sono per i deboli. Perché chi piange è dannatamente forte. Non è da tutti far sgorgare emozioni. Chi piange ha speranza, ha fiducia. Più fragili e delicate sono le persone che, invece, non piangono più: creano una corazza fuori mentre lentamente marciscono dentro. Ma vengono ripagate con il tempo. Perché prima o poi tutto quello schifo se ne va. E allora si piange, si piange a dirotto e senza controllo. Si piange in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento. E le lacrime scorrono irrefrenabili sotto la doccia, leggendo un buon libro, di ritorno dalla scuola, ascoltando le fusa del proprio gatto ed osservando la pioggia. Si piange. Come non si aveva mai pianto.
È facile quando splende un sole caldo, trovare un angolo di fresco. Il difficile, è quando hai un grande freddo dentro, trovare un po’ di calore che ti riscaldi il cuore.
Datemi il materiale e vi costruirò una casa, datemi un foglio e dei colori e vi disegnerò il mondo, datemi il mio cuore e vi amerò…