Barbara Brussa – Silenzio
È in quel sentire senza voci, fra le righe di un silenzio “pieno”, che le cose sembrano raccontarsi, svelando i loro misteriosi contorni.
È in quel sentire senza voci, fra le righe di un silenzio “pieno”, che le cose sembrano raccontarsi, svelando i loro misteriosi contorni.
Il silenzio non è altro che l’urlo dell’anima.
Si può parlare anche in silenzio, spesso è proprio questo che esprime molto di più ciò che abbiamo nel cuore.
Ha fatto più vittime l’incomprensione, che non la mancanza d’amore o d’affetto.
Questo silenzio così pieno di parole che nessuno mai ascolterà.
A volte sono futili tante o poche parole per esprimere la propria rabbia. Il silenzio ci culla e ci accompagna nella nostra intimità, calandoci la maschera che tanto tutti vogliono vedere. Perché noi stiamo bene, è questo che la gente sa, e allora che così sia.
Si tace perché non si sa fare altrimenti, perché si è fatti così, perché è una fatalità alla quale non si sfugge. Si tace perché non si ha il coraggio di incollare i cocci, perché si ammette di aver perso tutto e che ogni riconquista sarebbe soltanto provvisoria e illusoria. Si tace perché le lacrime scendono assai meglio del silenzio.