Benito Mussolini – Morte
Beffo la morte e ghigno.
Beffo la morte e ghigno.
Misterioso è il Nulla che spinge in silenzio tra le braccia sconosciute del Sonno.
Morire è ritornare dove eravamo prima di essere concepiti, nell’imprevedibilità del destino.
Giorno dei morti.Mamma e figlia vanno al cimitero.La mamma: “Quando vengo al cimitero non riesco a guardare la foto dei miei cari senza piangere, mi sembra impossibile che siano qua!”La figlia: “Mamma, perché proprio qua devi piangere, se hai le loro foto in tutti gli angoli della casa?!”
Ne uccide più l’indifferenza che la spada.
Da morti siamo tutti delle brave persone.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.
Misterioso è il Nulla che spinge in silenzio tra le braccia sconosciute del Sonno.
Morire è ritornare dove eravamo prima di essere concepiti, nell’imprevedibilità del destino.
Giorno dei morti.Mamma e figlia vanno al cimitero.La mamma: “Quando vengo al cimitero non riesco a guardare la foto dei miei cari senza piangere, mi sembra impossibile che siano qua!”La figlia: “Mamma, perché proprio qua devi piangere, se hai le loro foto in tutti gli angoli della casa?!”
Ne uccide più l’indifferenza che la spada.
Da morti siamo tutti delle brave persone.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.
Misterioso è il Nulla che spinge in silenzio tra le braccia sconosciute del Sonno.
Morire è ritornare dove eravamo prima di essere concepiti, nell’imprevedibilità del destino.
Giorno dei morti.Mamma e figlia vanno al cimitero.La mamma: “Quando vengo al cimitero non riesco a guardare la foto dei miei cari senza piangere, mi sembra impossibile che siano qua!”La figlia: “Mamma, perché proprio qua devi piangere, se hai le loro foto in tutti gli angoli della casa?!”
Ne uccide più l’indifferenza che la spada.
Da morti siamo tutti delle brave persone.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.