Carl William Brown – Stati d’Animo
Il buon senso è alla base dell’umorismo. È per tale ragione che in questo mondo l’umorista ride sempre con un animo triste.
Il buon senso è alla base dell’umorismo. È per tale ragione che in questo mondo l’umorista ride sempre con un animo triste.
Perdere se stessi per rincorrere qualcuno o qualcosa che non vuole appartenerci. Dimenticarsi di esistere perché non esiste ormai altro pensiero che non sia ciò che non “Abbiamo”. Dimenticarsi questo è dimenticarsi di cosa vale e cosa no. Perché credetemi, Noi valiamo sempre di più di chi non si è nemmeno accorto che esistiamo.
E poi impari che non tutti i sorrisi sono sinceri, perché non è tutto oro ciò che luccica e impari che non tutti i ti voglio bene sono detti col cuore perché le parole le porta via il vento sono i gesti quelli immediati che contano il resto sono solo parole di circostanza. E poi impari anche a capire chi mente e a sorriderne pure, consapevole della verità Allora inizi ad aprire gli occhi e a vedere perché c’è una bella differenza tra il guardare e il vedere Si impari a vedere le persone per quello che sono Opportuniste, solo opportuniste. Almeno la maggior parte e impari a non rimanerci più male se non ti cercano è solo perché non hanno bisogno, o perché hanno di meglio da fare. E infine impari a proteggerti a darti di meno per non perdere ogni volta un po’ di te e inizi a non fidarti più di nessuno tranne che di te stessa! Perché nessuno può essere più vera di te, con te!
Sai che c’è di sbagliato? Che credi ancora alle fiabe. Le prendi alla lettera. E aspetti ancora un principe che ti salvi. E mentre crolli ti volti, ma arriva qualcuno che ti spinge più in basso. E allora svegliati e smettila. Io non credo più nelle fiabe, nelle favole si, quelle che scrivo io, con la mia morale. E credo in me stessa. E me lo scrivo da me il “lieto fine”.
La libertà della mente, non la si può leggere.
Solo quando tocco il fondo inizio a reagire, in quei momenti, inizio a bere dal calice del dolore, quella rabbia che l’animo fa vibrare, essa si trasforma in forza per rialzarsi, ancora una volta, come una fenice che muore bruciata dalle sue stesse fiamme e risorge dalle proprie ceneri, l’anima trova la forza di risorgere proprio grazie alla sofferenza che l’ha abbattuta, tornando a volare più in alto di prima, abbandonando timori e fantasmi che l’hanno trascinata al suolo.
Ma perché dobbiamo sentirci stupidi se piangiamo, se ci restiamo male per alcune cose. Perché dobbiamo sentirci sciocchi se alcuni atteggiamenti ci fanno sentire niente. Questi non sono motivi validi per annullarsi, ma motivi che ci fanno essere fieri di noi. Perché dimostriamo di essere sensibili, di avere un cuore, un’anima e quella maledetta voglia di sincerità che purtroppo troppi pretendono e in pochi sono disposti a dare.