Carlo Cavola – Acqua
L’acqua è un elemento bello quanto pericoloso e temibile.
L’acqua è un elemento bello quanto pericoloso e temibile.
Quando stai in acqua non puoi parlare, ascolti solo il rumore del tuo respiro, il rumore delle bracciate… pensi senza pensare, pensieri stupidi… finisco la quinta vasca, inizio la sesta… pensieri che ti svuotano, riflessioni senza peso, pensieri di pura felicità.
Solo nelle profondità del mare sono libera di volare.
L’acqua, meravigliosa sensazione quando scroscia sul mio corpo così calda, gentile, mi rilassa… sento che il suo calore entra in tutti i pori del mio essere… meravigliosamente domina il tempo. Ecco sotto l’acqua tutto il mio essere diventa un’altro essere…, sono libera, leggera, voglio cantare, mi voglio insaponare tanto, la schiuma mi avvolge piacevolmente con il suo profumo e magico tocco, nel risciacquarmi… la schiuma scivola leggermente nel mio corpo e nel soffermarsi ai miei piedi mi fa pensare alle onde della spiaggia che con fragore raggiungendo la spiaggia accarezza i piedi con infinito sollievo dalla lunga passeggiata lungomare.Ma poi chiudo l’acquedotto e rimango a vedere le ultime gocce che ancora scendono a ricordarmi… la piacevole, utile, e magnifica sensazione.
L’idraulico mi confessò che, quand’era libero dagl’ingorghi, faceva il poeta. Pur ammettendo per vero che…
Se davanti al mare un’onda sa emozionarti e spaventarti tale da infrangere le tue certezze scagliandosi sulla rena, tanta è l’insolita tenerezza e serenità che ti dona nel guardare come accoglie un tramonto nei suoi riflessi abbracciando calmo la luce della luna.
Io sogno di appartenere al mondosogno di tuffarmi nel fiumee divenire acqua.