Cesare Musi – Abbandonare
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.
Pensa come ti senti allo stadio se non tifi per nessuno. Solo no? Malgrado tutta quella gente.
Dovevi essere la mia ancora di salvezza, invece sei diventato il più pesante dei macigni che mi hai trascinato nel profondo degli abissi.
Solo adesso riesci ad evadere. Mai più vuoi vedere dove sei costretto a vedere, mai più vuoi parlare dove sei costretto a parlare, mai più vuoi sentire dove sei costretto a sentire. Hai visto il Paradiso, hai parlato con Dio ed hai sentito il suono…Sei tornato nell’Inferno, hai visto la gente farsi largo, non hai parlato con nessuno ed hai sentito solo il dolore… del buco.
Si dice che per ogni cosa c’è una fine ma se per ogni giorno c’è un tramonto è già l’alba nell’altro emisfero, e così mi racconto ancora dal principio perché la fine non c’è che quando non si dice più: “è la fine”.
Mi sono aggrappato a cose che prima mi davano un senso di protezione; la mia casa, i miei genitori, i miei amici… Un posto che mi tenesse con i piedi per terra. Avevo paura di perdere me stesso se avessi lasciato andare tutto. Forse per me era solo una scusa per non andare avanti…
Bisogna chiudere con il passato, soprattutto il brutto del passato! Esperienza a parte, il passato…
E se fosse facile riuscire ad abbandonarti…non starei a domandarmi i miei perché,a pensare a soffocarmi dal tuo pensiero…vorrei per te per noi… un qualcosa di migliore…pur se il mio amore e puro…