Charles Bukowski – Omosessualità
Tutti hanno paura d’essere culi, questa storia m’ha un po’ stufato. Forse sarebbe meglio se diventassimo tutti culi e se ci mettessimo buoni.
Tutti hanno paura d’essere culi, questa storia m’ha un po’ stufato. Forse sarebbe meglio se diventassimo tutti culi e se ci mettessimo buoni.
Per un gay che si dichiara, ce ne sono dieci che non lo fanno, e cento che non l’hanno mai confessato a se stessi.
Allora, tu dici che le tue ossessioni sono dure a morire? È questo che sono gli uomini? Ossessioni? Non ti viene mai voglia di dare un taglio al gioco del dolore e della caccia e degli scacchi e delle corna? Non riesci a formulare un giudizio di valore? Non riesci a scegliere qualcuno? Qualcuno accanto a cui coricarti e guardare il soffitto e ascoltare musica, fumare sigarette, parlare, ridere e lasciarti andare? Non ti farebbe sentire bene il fatto di diventare qualcosa? Cazzo. Qualcuno dovrebbe esserci. Una persona per un’altra persona, anche se dovessi essere tu stessa. È su questo che sto lavorando: me stesso per me stesso, piano piano, e poi forse potrò aprire la porta a qualcun altro.
Il successo è sempre pericoloso. Può fare di nessuno un vero stronzo.
Per me è importante andare oltre quanto fatto fin qui e affermare che ritengo che coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare.
Hai l’aria dolce. E i tuoi occhi sono stupendi. Sono folli, selvaggi, come quelli di un animale minacciato dall’incendio della foresta.
Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo…