Charles Seignobos – Abbandonare
Ogni pensiero o atto di cui s’è persa la traccia, è perduto per la storia, come se non fosse mai esistito.
Ogni pensiero o atto di cui s’è persa la traccia, è perduto per la storia, come se non fosse mai esistito.
Nulla ti abbandona fino a quando non sei tu a decidere di farti abbandonare.
Finisce che ad alcune cose ti arrendi. Ad alcune persone anche. Quando ti rendi conto che tanto hai a che fare con i mulini a vento, cerchi di non disperdere più le tue energie, o di direzionarle altrove. Finisce che realizzi che tanto è inutile. Che come tu sei così e non puoi cambiare troppo, vale la stessa cosa anche per gli altri. Capisci che alcune diversità sono insormontabili e allontano. E non c’entra il bene. Quello non finisce con uno schioccare di dita. Ma non può essere il solo collante di un rapporto.
Ciclicamente. Abbandonarsi. Osservare dall’orlo del burrone il nostro volo fallito. Ciclicamente ascendere. Su nuovi cieli, su altre nubi, sotto altri soli. Sentire sciogliersi le grandi ali faticose e stanche. Un altro battito, un ultimo salto. Nel vuoto ancora. E vuoti morire.
Bisognerebbe tenersi sempre a “debita distanza”, soprattutto da un certo tipo di persone. Nuociono gravemente “all’anima altrui”.
Non ti ho mai chiesto il mondo, semplicemente essere parte integrante del tuo mondo.
Ma se vuoi andartene, puoi farlo, Io mi ricorderò di te. Io ricordo tutti quelli che se ne vanno.