Antonio Cuomo – Cielo
Tramonto, sospesi respiri dentro orizzonti infiniti.
Tramonto, sospesi respiri dentro orizzonti infiniti.
Ci sono giorni che il sole splende per noi ancora prima di sorgere.
Amo le cartoline, le foto, che raffigurano il cielo con tutte le sue sfumature. Sono dell’idea che colui che sa cogliere l’attimo, i colori di un tramonto, deve avere per forza un cuore puro e sensibile. Il mondo è pieno di cose belle che ti danno il batticuore, tutto ciò che è bello in natura va rispettato ed amato, e non è da tutti; solo chi ha un’anima e un cuore buono, con sentimenti puri può soffermarsi ad ammirare ciò che di più bello, la natura ci può offrire. Mi piacerebbe pensare che tutti coloro che immortalano un alba o un i tramonto, lo guardassero davvero il cielo.
Basta poco perché sia una bella giornata: un raggio di sole nel cielo, un sorriso in tasca e una speranza nel cuore.
Non perdere tempo spiegando le stelle a chi non ha mai alzato gli occhi al cielo.
Ti è mai capitato di uscire alzare la testa e ammirare il cielo? Così imperfetto, così immenso, così estremamente bello.
L’amore è cenere di stelle, è polvere di cielo che il vento spazza via per essere trovato ovunque.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Varcava i confini del cielo avvolta da una carezza infinita. Il pensiero le faceva sussultare il cuore, oltre la distanza, metteva le ali ad ogni brivido dell’anima.
Il cielo registra in un suo rotolo ogni storia personale e la sintetizza nel DNA.
Volano via i miei chissà, i miei vorrei, come uccelli liberi nel cielo.
Anche il cielo può avere un sipario.
Quando la sera si ricopre con una bella trapunta di stelle, là dove c’è neve, nasce qualcosa di surreale. Nasce una fiaba.
Siamo attratti da un’unica stella che fissiamo continuamente fra le tante, perché forse ci guiderà alla giusta meta, o alla inaspettata perdizione.
Contro il cielo mi scaglierò per raccogliere le stelle e donarle a te.
Il mattino trova la bellezza più sublime nell’alba, la notte ha il bacio più violento dal tramonto. Perché sono le sfumature a rendere interi i colori. L’alba cede il posto all’aurora e il tramonto al crepuscolo e così via; sfumature sempre più sfumate: fino all’invisibile, nell’impercettibile, verso l’infinito. I colori del mondo? Il suo universo!
La luna può essere: la stella più grossa, un sole più spento, l’unico pianeta visibile ad occhio nudo, il cirro più calmo, la nuvola più tonda e perfetta, la nube più spezzata. Dipende da quando e da come la si guarda.