Claudio Cassani – Nemico
Tutte le mattine quando mi guardo allo specchio vedo il mio vero avversario, quello da battere.
Tutte le mattine quando mi guardo allo specchio vedo il mio vero avversario, quello da battere.
Perdono i miei nemici, ma tengo i loro nomi in mente.
Guardatevi dai muri, loro hanno occhi e orecchie. Ed in tanti gossipano tutto il tempo sulla vita altrui.
Eravamo in due: io e la droga. Io sono morto, la droga vive ancora.
I gatti sono come le streghe. Non combattono per uccidere, ma per vincere. È diverso. Non ha senso uccidere un avversario. Se lo uccidi, non saprà di aver perso, e per vincere davvero bisogna avere un avversario che sa di essere stato battuto. Non c’è trionfo su un cadavere, ma un nemico sconfitto, che rimarrà tale ogni giorno che resta della sua triste e disgraziata vita, è un bene prezioso.
Quando una persona inizia a trattarmi gentilmente io inizio a chiedermi se sta facendo come con il tacchino di Natale: ingozzarlo per poi ucciderlo. E mangiarlo. Con tutto ciò che mi ha donato e che di mio ho dentro.
Il male perde e passa, e con esso pure chi lo fa.