Claudio Visconti De Padua – Stati d’Animo
Me ne stavo ore ed ore a guardare la sua foto:non sempre si riesce a colmare quel vuotoche completa se stessi!
Me ne stavo ore ed ore a guardare la sua foto:non sempre si riesce a colmare quel vuotoche completa se stessi!
A volte ci sentiamo come il vento, e lo imitiamo nel suo viaggiare senza meta, lasciandoci trasportare da noi stessi, nel viaggio più incondizionato e libero che si possa immaginare.
Sono convinto, che, l’unico tempo verbale che noi uomini dovremmo usare, è il condizionale. Non c’è certezza in questa vita. La vita, è incertezza allo stato puro, o certezza solo per chi non vive in una realtà che a pensarci bene non esiste realmente?
Chissà se un giorno, guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene.
Si arriva a un punto certi giorni in cui il silenzio domina, assoluto sovrano di umana necessità, qualsiasi altro bisogno di caos, qualsiasi altro rumore generato da un pensiero che nasce o da uno che muore. Il silenzio, unica via di fuga dalla realtà, unico mezzo per concedere all’anima un po’ di pace. Medita, medita e medita ancora. Medita, l’anima, per non accettare l’amara verità che l’amicizia è solo la facciata per mascherare il proprio bisogno di uno strumento che provveda alle piccole necessità di ogni giorno. Uno strumento da cui ottenere favori, uno strumento che vede, uno strumento che ascolta, uno strumento che parla, uno strumento con un cuore che batte, uno strumento che odia, uno strumento che ama, uno strumento che soffre.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La cosa più bella è sapere di essere diversi, accettarlo e sentirsi orgogliosi di mostrarsi esattamente così come ci si sente. La cosa più bella è capire di essere non diversi ma speciali, sempre.
A volte ci sentiamo come il vento, e lo imitiamo nel suo viaggiare senza meta, lasciandoci trasportare da noi stessi, nel viaggio più incondizionato e libero che si possa immaginare.
Sono convinto, che, l’unico tempo verbale che noi uomini dovremmo usare, è il condizionale. Non c’è certezza in questa vita. La vita, è incertezza allo stato puro, o certezza solo per chi non vive in una realtà che a pensarci bene non esiste realmente?
Chissà se un giorno, guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene.
Si arriva a un punto certi giorni in cui il silenzio domina, assoluto sovrano di umana necessità, qualsiasi altro bisogno di caos, qualsiasi altro rumore generato da un pensiero che nasce o da uno che muore. Il silenzio, unica via di fuga dalla realtà, unico mezzo per concedere all’anima un po’ di pace. Medita, medita e medita ancora. Medita, l’anima, per non accettare l’amara verità che l’amicizia è solo la facciata per mascherare il proprio bisogno di uno strumento che provveda alle piccole necessità di ogni giorno. Uno strumento da cui ottenere favori, uno strumento che vede, uno strumento che ascolta, uno strumento che parla, uno strumento con un cuore che batte, uno strumento che odia, uno strumento che ama, uno strumento che soffre.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La cosa più bella è sapere di essere diversi, accettarlo e sentirsi orgogliosi di mostrarsi esattamente così come ci si sente. La cosa più bella è capire di essere non diversi ma speciali, sempre.
A volte ci sentiamo come il vento, e lo imitiamo nel suo viaggiare senza meta, lasciandoci trasportare da noi stessi, nel viaggio più incondizionato e libero che si possa immaginare.
Sono convinto, che, l’unico tempo verbale che noi uomini dovremmo usare, è il condizionale. Non c’è certezza in questa vita. La vita, è incertezza allo stato puro, o certezza solo per chi non vive in una realtà che a pensarci bene non esiste realmente?
Chissà se un giorno, guardando negli occhi di chi ti avrà dopo di me cercherai qualcosa che mi appartiene.
Si arriva a un punto certi giorni in cui il silenzio domina, assoluto sovrano di umana necessità, qualsiasi altro bisogno di caos, qualsiasi altro rumore generato da un pensiero che nasce o da uno che muore. Il silenzio, unica via di fuga dalla realtà, unico mezzo per concedere all’anima un po’ di pace. Medita, medita e medita ancora. Medita, l’anima, per non accettare l’amara verità che l’amicizia è solo la facciata per mascherare il proprio bisogno di uno strumento che provveda alle piccole necessità di ogni giorno. Uno strumento da cui ottenere favori, uno strumento che vede, uno strumento che ascolta, uno strumento che parla, uno strumento con un cuore che batte, uno strumento che odia, uno strumento che ama, uno strumento che soffre.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
La cosa più bella è sapere di essere diversi, accettarlo e sentirsi orgogliosi di mostrarsi esattamente così come ci si sente. La cosa più bella è capire di essere non diversi ma speciali, sempre.