Claudio Visconti De Padua – Tristezza
Dolente il cuore troppo solitario colmo di rimossi, m’avvampa, arde, sanguina in un intormentabile gronda di dolore!
Dolente il cuore troppo solitario colmo di rimossi, m’avvampa, arde, sanguina in un intormentabile gronda di dolore!
Capita che l’improbabile si realizzi a dispetto del previsto!
Tutto quello che so, lo so perché ho amato e ho sofferto.
Lascia che il dolore maturi il suo tempo. Cadrà a terra come le foglie d’autunno. Il vento lo spazzerà via e l’inverno lo congelerà, lasciando spazio a una nuova primavera…
Mi fa male perdere fiducia nelle persone e vedere che quando arrivo alla fine, dopo aver lottato e aver dato fiducia rendermi conto che ho sprecato solo tempo. Che ho solo speso energie per nulla ed ho sbagliato per l’ennesima volta a valutare qualcuno a cui invece io tenevo moltissimo.
Brutta cosa la nostalgia. Quella voglia irrefrenabile di tornare indietro, inquei momenti che parevano difficili, ma che in realtà la nostra inesperienzaaveva reso tali. Ognuno di noi ha una strada davanti a sé, creata con ilsudore di persone che vorrebbero solo il meglio per noi. Ma per quanto unapersona nostalgica possa guardare lontano per la via non riuscirà a vederenulla se lascerà che il passato prenda il sopravvento. Il passato è passato,se il ricordo rimarrà tale, la strada davanti a noi sarà chiara. La fine delpercorso si vedrà in futuro con il passare degli anni.
Come la risata, anche il dolore può essere contagioso. Ma nell’angoscia, purtroppo o per fortuna, si è quasi completamente soli.