Daniele De Patre – Sogno
Ti auguro di “sognare”, ma di non esagerare. Il “risveglio” potrebbe essere traumatico.
Ti auguro di “sognare”, ma di non esagerare. Il “risveglio” potrebbe essere traumatico.
Io non sono nessuno: pienamente consapevole! Purtroppo, c’è chi crede di essere qualcuno. Puntualmente arriverà…
Questa intera creazione é essenzialmente soggettiva, e il sogno é il teatro dove il sognatore é allo stesso tempo sia la scena, l’attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l’autore, il pubblico e il critico.
Il treno era ancora lontano quando l’alba aprì la porta ai sogni.
Veniamo al mondo per accudire i nostri sogni.
Un sogno nel cuore, ma non si può realizzare. Forse è troppo grande per me, oppure sono le ingiustizie della vita, che non permettono di realizzarlo. Nel mio povero cuore la speranza non muore!
È tarda notte, ormai mattina, non dormo, eppure sogno. Sogno di saper fare le cose che non so fare, sogno emozioni particolari, perché senza passione non vivrei un solo giorno. Un giorno “non reale” si rivelerebbe. Sogno poesie, canzoni e parole, a volte sogno anche la musica insieme ad esse, ed è così “tangibile” da sembrare tutto vero. Mi domando da dove provengano, non dormo, eppure sogno o forse, semplicemente, sono solo il personaggio secondario del sogno di qualcuno. Lì, di passaggio, e non sono io ad addormentarmi, ma lui a svegliarsi.