Daniele Licciardo – Abitudine
L’abitudine distrugge l’ispirazione, l’inventiva, il desiderio di cambiare… la bellezza della vita.
L’abitudine distrugge l’ispirazione, l’inventiva, il desiderio di cambiare… la bellezza della vita.
Aveva, come altre persone, l’abitudine di sorridere esageratamente quando voleva trattenere il pianto.
Nel fare la fila gli inglesi sono imbattibili: ogni inglese è l’inizio di una fila.
Si può, soffrendo, convivere con la malattia ma non col dolore; esso toglie la voglia di vivere.
Alle tre del mattino è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare.
Ogni diatriba umana vede ambedue le parti concettualmente convinte d’esser nel “giusto”. Non è possibile.
A volte faceva semplicemente finta d’essere felice. Era diventata tanto abile in questa farsa che neanche lei si rendeva conto quanto avviava il meccanismo, tale da non accorgersi di far finta anche con se stessa. Si accorgeva bene, invece, quando il meccanismo cessava. Accadeva alla fine della giornata, quando rincasava e guardava attorno tutte le sue cose immobili, fisse, mentre in lei tutto tornava in movimento o, meglio, il movimento scopriva le fratture, i tentennamenti. Le cose che aveva dentro erano differenti da quelle fuori, era tutta rotta all’interno al punto che nemmeno un milione di risate avrebbero potuto ripulirla da quelle macerie.