Dante Castellani – Filosofia
Venne il dubbio a bussare alla mia porta, mi sedetti, tanto avevo chiuso bene l’uscio. Fu un grossolano errore, avevo chiuso ogni via di fuga, alla mia paura ed al mio orgoglio.
Venne il dubbio a bussare alla mia porta, mi sedetti, tanto avevo chiuso bene l’uscio. Fu un grossolano errore, avevo chiuso ogni via di fuga, alla mia paura ed al mio orgoglio.
La Felicità come la Fortuna spesso guarda altrove e non s’accorge di chi brama la sua carezza. E istanti sublimi restano inavvertiti nell’insieme dei desideri… dove, spesso, non cogliamo la vera essenza di quel particolare momento in cui sorridere è stato speciale sulle labbra ma soprattutto nel cuore.
Fino a quando il cielo toccherà il mare, noi sapremo di esistere al di là di quel muro fatto sempre di più maschere e meno volti, di sguardi rubati e sorrisi negati.
Non tutto ciò che fa paura è pericoloso, ma il pericolo che ignoriamo.
I poveri pensano più dei ricchi perché sognano di diventare ricchi.
Ho compreso l’inconoscibile più che mai e professato l’indicibile con la tua mano sulla bocca, pronta a stracciarmi le parole inaudite, ché le verità van taciute: saperle e non dirle, affranca. Ho cambiato il mio nome in “nessuno”, così che a trovare il soggetto delle tue cose spiacevoli, il destino svanisca nelle mani dell’inesistente e non si paventi alcun presagio, ma non sapevo che ciò sarebbe valso ad escludermi anche dal tuo bello.
Più si avanza negli anni, maggiori sono gli errori che si evidenziano della vita pregressa.