Debora Maria Mondella – Destino
A volte meglio qualcuno che ti insegna una strada che qualcuno che ti ispira fiducia. Sai com’è, la strada almeno poi è tua.
A volte meglio qualcuno che ti insegna una strada che qualcuno che ti ispira fiducia. Sai com’è, la strada almeno poi è tua.
La carne di cui sono fatto non conosca riposo, sollievo, estasi o tregua se la stessa che mi compone non combatta, con l’ultima delle cellule che la compone, a cambiare la più grande convenzione del genere umano: “il destino”.Non esiste il destino; esiste la molteplicità di “opere, fatti, parole, comportamenti” e l’essere nella sua infinita espressione concettuale convenzionale, bigotta e retrograda che “il destino” prende senso a cui noi attribuiamo le colpe o le fortune della nostra vita.Il destino è la conseguenza dell’essere umano che con il suo limite fatto di una materia, spesso, non alimentata, la stessa, che con altra materia nell’implosione esistenziale chiamata miseramente “destino”.
Io sono nato in un periodo sbagliato. I miei principi mi locherebbero nel medioevo tra dame e cavalieri. Sarei sicuramente stato un cavaliere dall’armatura scintillante, brandendo una spada con lama lucente e uno scudo triangolare completamente lucente di cui spiccava il simbolo di un sole che sorge. Sarei stato un cavaliere di luce che porta solo bene e felicità.
Il destino è generoso solo con chi lotta per ottenere, chi si rassegna non avrà mai nulla.
Ci sono persone che sai di conoscere da ogni tempo. E tutto il tempo fin lì, si dimostra una fune di giorni abilmente intessuta da mano superiore.
Non si sa mai in che modo i semi piantati in passato germoglieranno nel futuro. A volte si investe tanto in qualcosa che poi si rivela essere priva di frutti, altre, invece, gli avvenimenti a cui si dà meno importanza sono capaci di generare conseguenze che non saremmo nemmeno riusciti a immaginare.
Ogni essere umano, nel corso della sua vita, è afflitto e tormentato da rimorsi e/o rimpianti.