Denise Simonetti – Morte
Non so cosa mi fa più paura… se la morte con il suo gelido abbraccio o il vuoto che incontrerò non credendo nella salvezza…
Non so cosa mi fa più paura… se la morte con il suo gelido abbraccio o il vuoto che incontrerò non credendo nella salvezza…
Alla morte chiedo una sola grazia: che sia così clemente da prendermi nell’istante in cui la ragione mi abbandona.
L’uomo non dovrebbe credere ai fantasmi, specie dei non defunti.
Soffocherei la mia mentein questo istantecosì che i miei pensieripotessero precipitarein un altro spaziodove mentenon vorrebbe accoglierli.
Lo so che ci sei… Fatti vedere ancora per un attimo! Non importa quello che sei, o quello che sarai, sei andato via senza dirmi una parola. Mi guardo in torno ma non c’è ricordo di te, ti guardo su di un pezzo di carta vecchia, ma non sento quel caldo respiro del tuo corpo lacerato dal dolore che ti ha portato via senza chiederti se eri pronto a lasciare tutto e tutti.
La malattia, la follia e la morte, erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla.
Non è la morte finale la tragedia della vita, ma tutte quelle morti che sono dentro la vita.