Guido Paolo De Felice – Desiderio
La tua diffidenza, i tuoi pugni chiusi, le tue cicatrici. La mia pazienza, i miei sorrisi, le mie carezze. I nostri occhi. Le nostre mani.
La tua diffidenza, i tuoi pugni chiusi, le tue cicatrici. La mia pazienza, i miei sorrisi, le mie carezze. I nostri occhi. Le nostre mani.
La voglia del suo corpo è diventata voglia della sua anima.
È bramosia qualunque cosa non si può avere.
Ascolto il silenzio, un assolo di note malinconiche che mi parla di te stravolge la mia anima. I battiti sordi del mio cuore s’infrangono contro scogli di paure senza ragione, tremanti labbra desiderose di un bacio. Quanto amo quel dolce pensiero, mio desiderio, tenero e meraviglioso, momento che lascia dentro un’emozione infinita…
Drogami… Voglio un overdose di Sesso!
Dovremmo preoccuparci della perfezione?Non avrebbe senso. Non potremo mai raggiungerla, perché è nella nostra natura essere imperfetti.
Non smetterò mai di attenderti, perché so che esisti: ti voglio nella mia vita, affinché si tramuti… nella “nostra vita”.
Se l’uomo potesse realizzare tutti i propri desideri, cosa lo spingerebbe a svegliarsi ogni mattina?
Un pazzo cela spesso un’emozione vera; dei sentimenti senza sbocco.
Il Desiderio non lo si può controllare quando c’è. È qualcosa che parte dal profondo del tuo corpo e non lo puoi fermare… Puoi solo appagarlo ed ascoltarlo perché se lo blocchi ti logora dentro e non riesci ad uscirne.Il mio desiderio per te è talmente forte che sarei disposta a rischiare, non riuscirei a negarlo anche se lo volessi. È qualcosa di talmente grande da non riuscire ad evitarlo… quindi rispetterò comunque e sempre il tuo volere e i tuoi tempi.
Vorrei solo poter credere ancora… Credere che non sempre è tutto bianco o nero, che non sempre le cose vanno diversamente da come te le aspettavi, che gli amici veri esistono, che l’amore non è solo la meglio riuscita invenzione delle case cinematografiche e delle industrie di cioccolatini. A volte sarei disposto a credere all’impossibile pur di essere felice.
Sei come un cono gelato che si sta sciogliendo, perché non bisogna perdere tempo se si vuole assaggiare il tuo sapore.
Tu, sei quell’assenza che mi sopprime dentro un pensiero.
Mi sono sempre piaciute le gambe. È stata la prima cosa che ho visto quando sono nato. Ma allora stavo cercando di uscire. Da quel momento in poi ho sempre tentato di andare nell’altra direzione, ma con fortuna piuttosto scarsa.
Se bisognevole del pane quotidiano per la sopravvivenza è assurdo aspirare bottarga per antipasto.
Il giorno in cui vedrò dove andrà a finire una stella cadente, si esaudirà un mio desiderio.
Se non c’è desiderio, il Regno è vicino dei Cieli.