Aristotele – Destino
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
Solo uno sguardo attento alla Realtà percepisce l’infinita desiderio di bellezza che l’uomo ha da sempre. Ci si accontenta di vivere trovando il modo più comodo per aspettare la morte.
I giovani pagano sempre per i gesti dei grandi.
Al mondo è molto difficile che le sensazioni e i modi d’agire si distinguano recisamente con un dilemma; ma vi sono tante gradazioni, quante ve ne possono essere fra un naso aquilino e uno camuso.
Un caso che finisca bene è Provvidenza, un caso che termini male è destino.
Come tessere d’un puzzle lentamente si delinea il futuro immaginato.
Il futuro toglie incanto all’ora presente più di quanto il presente non tolga l’incanto al passato.
Un guerriero della luce non perde tempo ascoltendo le provocazioni: ha un destino che deve essere compiuto.
Nasciamo nudi, umidicci e affamati. Poi le cose peggiorano.
La sera, come tutte le sere, venne la sera. Non c’è niente da fare: quella è una cosa che non guarda in faccia a nessuno. Succede e basta. Non importa che razza di giorno arriva a spegnere. Magari era stato un giorno eccezionale, ma non cambia nulla. Arriva e lo spegne. Amen. Così anche quella sera, come tutte le sere, venne sera.
Non c’è più quella grazia fulminante, ma il soffio di qualcosa che verrà.
Viandante, la via non c’è, la via si fa andando.
Ora… ora non resta che indossare nuovamente l’armatura e di spronare il mio cavallo, il cavallo del Mio Futuro, il cavallo del Mio Destino… affinché una nuova battaglia sia intrapresa, affinché la mia vita continui… in un senso o nell’altro, nella sconfitta o nella vittoria, nella ricchezza o nella povertà.
Sono questi segni e queste cicatrici che mi apriranno le porte del Paradiso… perché grazie a quello che è stato, io oggi posso dire di poter essere felice.
Non v’è sentiero alcuno difeso contro la forza del destino e contro l’inclemenza del fato.
Ricordatevi di tanto in tanto di questo piccolo condottiero del XX secolo.
È assai opportuno diffidare di colui che pensa che il bene nelle piccole cose non ha valore e che liberarsi del male in piccolo non ha importanza. Il destino di costui sarà quello di progredire nella via del male, perdendo il senso di ciò che è bene.