Mirko Badiale – Destino
Il bello del passato è che lo si può costruire solo andando avanti.
Il bello del passato è che lo si può costruire solo andando avanti.
Gli errori commessi nella vita ci aiutano a crescere per il domani. Il problema rimane per chi persevera nell’errore.
Se nel tuo cammino qualcosa va storto, ricordati che per arrivare a destinazione non è tanto importante la velocità, quanto la tenacia.
Il destino di una persona non è scritta in nessun libro, siamo noi a costruirlo come vogliamo.
Chi nel passato ha seminato scarsamente non può pretendere dal suo prossimo di razzolare a sproposito nel suo raccolto.
Non voglio essere prigioniera del tempo, voglio che il tempo sia il mio custode.
Alcuni vivono molte vite e altri neppure una. Dipende se cammini oppure resti fermo.
Mutiamo tutti, da un giorno all’altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano.
Il giorno inizia e finisce comunque, senza il nostro consenso. Non siamo padroni del tempo, ma solo padroni di dargli un senso.
Tra il possibile e l’impossibile vi è la volontà, ma se manca quella allora tutto è discutibile.
Il destino decide chi entra nella tua vita, ma solo tu puoi decidere chi resta.
È vero, la mente sarà anche capace di creare e percepire i nostri sogni, ma non sarà mai in grado di poterne scrivere il destino.
Spesso ti accorgi che le cose belle accadono nel momento sbagliato e di non essere nemmeno al posto giusto.
Mi sei entrato dentro, e non ne uscirai facilmente. Credimi.
Quando decidiamo facciamo una scelta, siamo noi i soli responsabili. Gli altri potranno consigliare, ma solo noi possiamo decidere. Non sempre sarà facile, a volte non avrai alternative ti sentirai messo al muro senza via d’uscita, a volte sarà semplice come respirare, ma in qualunque caso le scelte che farai sono tue. Che tu vinca o che tu perda il merito è solo tuo.
Il tempo spesso è puntuale sugli appuntamenti del dolore, e in ritardo su quelli della gioia.
Quante strade sbagliate abbiamo percorso mentre cercavamo quella giusta?