Stephenie Meyer – Destino
Vivere è una fregatura, poi muori.Avercela, questa fortuna!
Vivere è una fregatura, poi muori.Avercela, questa fortuna!
Passo dopo passo, tentiamo di controllare il nostro destino, quando infine cominciamo a vivere è oramai troppo tardi.
Esistono persone ordinarie, nate per trascorrere una vita ordinaria che darà frutto ad opere ordinarie.Ma esistono anche persone straordinarie, nate per trascorrere una vita straordinaria che darà frutto ad opere straordinarie.Queste ultime persone saranno dannate dalla loro stessa straordinarietà.
Stiamo per morire. Tutti.
Le mete sono pure illusioni e la magia è la luce che ne illumina il cammino. È chiamato follia il coraggio di percorrere il sentiero al buio.
Il domani sarà il fiore coltivato in questa dura terra, a noi arare e seminare bene, affinché fiorisca e mai più perisca.
Soffrire non è inutile, fa crescere.
Lascia traccia grama chi se stesso non Ama.
Io non cerco la morte, è la morte che cerca me.
Mi pongo domande sul mio destino, mi chiedo cosa mi preserverà il futuro, ma come tutti i comuni mortali, posso solo imboccare ogni volta una strada e vedere dove mi porterà. Non mi è dato tornare indietro, posso solo andare avanti fino al prossimo bivio.
Una delle leggi fondamentali cui vanno soggette le esistenze, è quella dell’incontro. In essa si rispecchia in modo precipuo la segreta volontà delle potenze superiori, cui noi diamo il nome di destino.
È inutile lottare contro il destino, lui vince sempre.
La fortuna è come una palla, puoi prenderla al volo o passarla a qualcun’altro.
Dovremmo imparare ad avere fiducia nel tempo. Le situazioni cambiano, la gente cambia e prima o poi passeremo tutti sotto lo stesso cielo.
Il destino non è nemico di nessuno. Io credo nel destino, perché questa realtà non può fare nulla contro se stessa che nel tempo non sia riparato a dovere.
L’universo è un immane, splendido e mortale palcoscenico.
Non è lo scrittore che guida il destino con le sue parole, legandolo con le trame dei desideri. È anzi il destino, che conosce il principio e la fine, mediante strani echi lungo la strada, a guidare le parole dello scrittore, la cui unica vanità è quella di sopravvivere ad esso.