Angela Cicolari – Destino
L’unico passato che ricordo è il futuro.
L’unico passato che ricordo è il futuro.
Una porta si aprirà lentamente. E allora vedrò cosa c’è dietro. C’è l’avvenire.
È in se stessi la chiave dell’universo.
Più che l’età anagrafica ci avvicina alla fine della nostra esistenza la mancanza della spinta necessaria per modificare il nostro destino.
Oh luna! Non mi dovetti fidare di te.Credevo che l’immagine riflessa in quel specchio d’acqua che si estendeva dinanzi a me fosse un sorriso tuo che ritraendosiin essa, fosse di buon auspicio per questa nostra storia d’amore. Invece anche tu sei ingannatrice e menzognera.Non fu sorriso, fu falce.
Alla fine noi vinceremo, perché moriremo liberi.
Non è più tempo di pensare, il destino ci attende. Bisogna smettere di pensare quale sarà la nostra prossima mossa, e cominciare ad agire. Agire significa movimento, movimento significa vita, c’è tanto tempo dopo la morte per riposarsi. Ma ora, ora che siamo vivi, ora che ne abbiamo la possibilità, bisogna agire, bisogna provare fino a quando abbiamo le forze e fino a quando siamo in grado di respirare. Andare avanti, combattere… soffrire e gioire delle nostre vittorie e sconfitte. Solo così possiamo realizzare i nostri sogni, solo così possiamo realizzare la nostra vita.
I pensieri degli esseri umani, molto spesso,sono confusi perché non hannometa né finalità alcuna…La direzione del proprio camminola si trovasoloquando si agisce…e se cammini e poi ti perdi,potrai sempretornare indietro…
Le scelte sono simili a scommesse non si conosce il risultato ma non bisogna pentirsene nemmeno a causa delle conseguenze della scelta stessa…Guardando i propri errori è possibile criticarsi per migliorare sempre.
Ci sarà un giorno in cui ci renderemo conto che passato e futuro non sono altra cosa di quello che chiamiamo presente.
Se facciamo parte anche noi del destino stesso, vuol dire che forse possiamo influenzarlo in una maniera o nell’altra.
Non può nascere, non può essere poesiaqualcosa di non vissuto respirato e ingoiatoniente viene dal niente.
Più vado avanti… e più il fetore aumenta.
Giorno dopo giorno avvicinandosi alla fine.
Acquisire poteri e bellezza tessendoli dai sacrifici umani e animali, era scontato che avrebbe fatto affondare la nave di Dio, da intelligente doveva sapere quanto fosse scontato, senza che qualcuno glielo dicesse prima. Soprattutto se sul fianco delle paratie di Luce nuova c’era scritto a caratteri cubitali: “Titanic II”.
La Vita regala, la Morte sottrae.
Noi donne siamo così, c’illudiamo che tutto dipenda da noi, che bastava spostare una virgola per cambiare il destino.