Dina Vettore Tanziani – Morte
Morte: il piacere di fare un viaggio senza valige.
Morte: il piacere di fare un viaggio senza valige.
Leggendo qua e là quanta sofferenza nelle parole delle persone, quante vite che finiscono col sorriso sulle labbratutto ciò mi induce alla riflessione. Il vizio di lamentarsi sempre, quando invece esiste gente che convive con la morte e ha sempre parole di conforto per il prossimo.
Per me… parlare di Morte è naturale come parlare di Vita!
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
La morte può diventare oggetto di un ardore cieco, di una fame come quella dell’amore.
Il canto delle civette ed il grido degli allocchi, sono presagi di funesti rintocchi.
È la stessa polvere da cui proveniamo quella che a poco a poco ci ingoierà.