Dina Vettore Tanziani – Morte
Morte: il piacere di fare un viaggio senza valige.
Morte: il piacere di fare un viaggio senza valige.
Commettere gravi errori è un po’ come morire, non c’è possibilità di tornare indietro. Gli errori però possono essere evitati, la morte invece no, quella è inevitabile.
Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.
Veniamo al mondo nudi per poi ripartire in giacca e cravatta. Che bizzarro l’uomo!
Nella vita esiste qualcosa di molto più brutto della morte fisica. La morte dell’anima.
Siamo nati per vivere e viviamo per morire…
Il giorno della mia morte vorrei che la mia anima diventasse cieca… per non vedere le loro lacrime.
Commettere gravi errori è un po’ come morire, non c’è possibilità di tornare indietro. Gli errori però possono essere evitati, la morte invece no, quella è inevitabile.
Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.
Veniamo al mondo nudi per poi ripartire in giacca e cravatta. Che bizzarro l’uomo!
Nella vita esiste qualcosa di molto più brutto della morte fisica. La morte dell’anima.
Siamo nati per vivere e viviamo per morire…
Il giorno della mia morte vorrei che la mia anima diventasse cieca… per non vedere le loro lacrime.
Commettere gravi errori è un po’ come morire, non c’è possibilità di tornare indietro. Gli errori però possono essere evitati, la morte invece no, quella è inevitabile.
Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.
Veniamo al mondo nudi per poi ripartire in giacca e cravatta. Che bizzarro l’uomo!
Nella vita esiste qualcosa di molto più brutto della morte fisica. La morte dell’anima.
Siamo nati per vivere e viviamo per morire…
Il giorno della mia morte vorrei che la mia anima diventasse cieca… per non vedere le loro lacrime.