Economia e Finanza

Antonio Iurì Donati – Economia e Finanza

Un debito è un debito. Un fatto, un numero, una conseguenzadi circostanze. Un debito non è ne bello ne brutto, è misurabileè circoscrivibile, è aggirabile. Talvolta un debito aiuta,talvolta è un nemico ma si può sempre affrontarlo, sconfiggerloo venirci a patti. Un debito non è alla fine così terribilese si conoscono le regole del gioco. Un po’ come il diavoloche è meno brutto se si ha il coraggio di guardarlo negli occhi.Terribile invece è vedere una società fondata sui consumiche marginalizza chi non riesce a stare al passo.Terribile è vedere tanta gente che di fronte all’indebitamentoe ai problemi contingenti, si perde d’animo e non riesce piùa pensare al domani.

Grazia Cacciola – Economia e Finanza

Mentre l’economia dei consumi si concentra sulla produzione-acquisto-rapido smaltimento, la nuova economia della frugalità si fonda maggiormente sulla produzione in proprio, sulla rinuncia al superfluo e sul ristabilire la rete di relazioni che permetta di vivere in una comunità. Vivere in modo frugale non vuole dire privarsi di tutto ma recuperare quello che si è perso mentre si rincorrevano falsi miti consumistici. La semplicità volontaria implica il consumare meno e meglio, in modo intelligente e consapevole, non il consumare meno e basta.

Gaetano Lo Presti – Economia e Finanza

Il problema economico più grave di cui pochi parlano è ciò che accadrà nei prossimi 2-3 anni, infatti dal 2008 ad oggi sono morte molte Aziende, molte stanno morendo, altre moriranno entro il 2012, e questa moria di Aziende è una Grave moria di Contribuenti, le aziende che chiudono non pagano più le Tasse e il Gettito Fiscale dei prossimi Anni dovrà essere coperto da chi rimane, ovvero le Persone Fisiche, la Gente. Si può immaginare il resto dello scenario.