Edvard Munch – Morte
Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori e io sarò dentro di loro: questa è l’eternità.
Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori e io sarò dentro di loro: questa è l’eternità.
Se devo morire, andrò incontro alla morte come ad una sposa e la stringerò fra le mie braccia.
La morte è un fenomeno terribile per i vivi.
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
Non c’è più nulla da pagare, nemmeno l’inferno ha lasciato la mancia.
É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.
Se devo morire, andrò incontro alla morte come ad una sposa e la stringerò fra le mie braccia.
La morte è un fenomeno terribile per i vivi.
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
Non c’è più nulla da pagare, nemmeno l’inferno ha lasciato la mancia.
É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.
Se devo morire, andrò incontro alla morte come ad una sposa e la stringerò fra le mie braccia.
La morte è un fenomeno terribile per i vivi.
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
Non c’è più nulla da pagare, nemmeno l’inferno ha lasciato la mancia.
É più facile morire di niente che di dolore, al dolore ci si può ribellare al niente no.
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.