Eleonora Mazzini – Tristezza
Un attimo è un respiro, un’eternità è ciò che lo separa dal respiro successivo.
Un attimo è un respiro, un’eternità è ciò che lo separa dal respiro successivo.
Il peso più grande che il nostro cuore fatica a portare, è la consapevolezza della nostra impotenza di fronte alle ingiustizie e alle condizioni senza alternativa.
Non voglio piangere, non voglio sapere più niente di te, almeno per un po’, ma queste lacrime portano il tuo nome e, come coltelli affilati, lasciano cicatrici dietro di loro e dentro di me.
Mi lascerò consumare dall’odio finché di me non resterà nulla se non il ricordo di ciò che fui un tempo, e che voi avete divorato per saziare il vostro ego. Mi avete tolto tutto, e quando me ne andrò, grazie alle mie memorie vi tormenterò in eterno il sonno e la veglia, perché è questo che fanno i pazzi: rendono la vita un inferno agli altri perché loro per primi ci sono sempre stati gettati.
Le persone temprate dalla sofferenza hanno affinato una sensibilità speciale. Sanno essere dolci e non sdolcinate, sanno essere dure senza far male, sanno dosare la rabbia distinguendola dall’odio, sanno il significato del silenzio, sanno distinguere l’essenziale dal superfluo, conoscono il peso delle lacrime e il valore di un brivido e soprattutto sanno che nulla ti è dovuto e ciò che hai puoi sempre perderlo. Sono persone così fiere delle proprie cicatrici da potersi permettere di fare a meno di qualsiasi maschera… libere di essere vulnerabili, di provare emozioni e soprattutto libere di correre il rischio di essere felici.
Fino a qualche giorno fa i tuoi occhi erano le finestre per affacciarmi al paradiso, ora sono le porte che mi indirizzano dritto all’inferno.
Non preoccuparti se hai il cuore a pezzi, impara a non perdere i pezzi, perché può sempre essere rimontato.