Elias Canetti – Morte
Per quanti varrà ancora la pena di vivere quando non si morirà più?
Per quanti varrà ancora la pena di vivere quando non si morirà più?
Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non uccidano su larga scala e al suono delle trombe.
E ancora, danzava con la morte e non si rendeva conto che era la vita nel cerchio di fuoco, fuori dal perimetro della folle ragione.
Credo che dopo la morte ci sia un attimo per rivedere tutto quello che hai fatto durante la vita. Quindi ti ritrovi li, in un cinema, con degli amici a vedere la tua storia, il tuo film.
Non bisogna ricordarsi delle persone a cui abbiamo voluto e continuiamo a volere bene solo un giorno all’anno, non servono mille fiori o candele, basta un pensiero quotidiano.
La morte ha un pessimo difetto: quello di non essere selettiva.
Al mio funerale vorrei una festa, per far vedere alle persone che senza di me non ci si diverte.