Émile Michel Cioran – Morte
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
Saper che incontrare la morte è un dogma, mi crea l’alibi d’aspettarla andandole incontro.
Nella vita c’è sempre una prima volta, come nella morte.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l’unica cosa di cui non ci sì pente mai sono i propri errori.
In un lato buio della luce io cammino, ma quando la nebbia si avvicina ecco che comincio a capire. Le fauci delle tenebre mi annientano. Cado… Muoio.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Nella mia fine é il mio principio.
Saper che incontrare la morte è un dogma, mi crea l’alibi d’aspettarla andandole incontro.
Nella vita c’è sempre una prima volta, come nella morte.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l’unica cosa di cui non ci sì pente mai sono i propri errori.
In un lato buio della luce io cammino, ma quando la nebbia si avvicina ecco che comincio a capire. Le fauci delle tenebre mi annientano. Cado… Muoio.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Nella mia fine é il mio principio.
Saper che incontrare la morte è un dogma, mi crea l’alibi d’aspettarla andandole incontro.
Nella vita c’è sempre una prima volta, come nella morte.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l’unica cosa di cui non ci sì pente mai sono i propri errori.
In un lato buio della luce io cammino, ma quando la nebbia si avvicina ecco che comincio a capire. Le fauci delle tenebre mi annientano. Cado… Muoio.
Ci si abitua a tutto, anche alla perdita di chi ti riempiva la vita.
Nella mia fine é il mio principio.