Erardo Lapenna – Stati d’Animo
Quando sento il fuoco scoppiettare mi sembra di essere Giosuè Carducci.
Quando sento il fuoco scoppiettare mi sembra di essere Giosuè Carducci.
E poi le cose cambiano. Ecco che all’improvviso cambiano le persone, le cose e anche tu cambi. Chi doveva esserci non c’è, chi non credevi ci fosse lo trovi li vicino a te e tu non sai più chi sei e in cosa hai creduto fino ad oggi. Cambia tutto radicalmente a volte e basta così poco per perdersi e spesso non bastano ore e giorni per ritrovarsi.
Sono poche le persone che capiranno qualcosa di te. Certo se non ti apri in pochi possono capire. Purtroppo però ho imparato che aprirsi e fidarsi non è sempre un bene, anzi spesso solo una delusione rimane. Allora ho imparato a lasciar spazio a quella parte di me che ragiona e a dosare meglio la mia emotività senza prendere il volo quando ancora non mi sono spuntate le ali.
Nessuno è perfetto e, nella mia imperfezione, imparo a migliorarmi.
Ho sempre difeso la mia razza, ma è un triste dolore perdere la fiducia nella umanità. Perché non tutti gli esseri “umani” appartengono alla mia razza.
Che cos’è un’illusione se non un’ubriachezza di sogni, una bolla di sapone che svanisce al primo lamento d’aria. Una fantasia di pensieri, una falsità meravigliosa, una realtà sognante, una meta che cerco nel vuoto del cuore di chi ancora non c’è.
Vivo una vita che spesso sento che non mi appartiene più. Una vita dove a stento mi riconosco. Nella mia stessa situazione e nel mio stesso stato d’animo credo ci siano milioni di persone. Persone schiacciate dalla morsa del “Di più non posso fare”! Perché questa vita ormai ci mette a terra e ci toglie anche la possibilità di percorrere una vita meritevole e che sentiamo nostra.