Fabio Privitera – Nemico
Non c’è nemico più cattivo di un cattivo amico.
Non c’è nemico più cattivo di un cattivo amico.
Poi ti rendi conto che non erano problemi, erano attimi. Gli attimi restano finché li pensiamo come problemi, nel momento in cui cessiamo essi fanno ciò che è nella natura delle cose lasciate a se stesse: scivolano sul tessuto del tempo. Non è certo la regola, ma penso che la regola non sia un vincolo ma solo una porzione di ciò che siamo in grado in quell’attimo di vedere.
Credo in quegli amori, in quelle mani che si cercano ancora, dopo che i corpi sono fuoriusciti l’uno dall’altra, riponendosi sfiniti nella propria estesi, ma senza riuscire a stare completamente staccati.
Prima di far incazzare una come me pensateci bene. Perché troppo spesso non parlo molto, ma agisco. Non amo ferire nessuno sia chiaro. Ma se il limite viene superato non solo non effettuo sconti: massacro!
Sei prigioniero della prepotenza di gente che non dovrebbe neanche essere qui. Se pensavi che qualcuno facesse qualcosa al tuo posto ti sbagliavi di grosso. Nessuno reclamerà il rispetto dei tuoi diritti, sei solo perché vuoi esserlo, sei solo perché hai paura di ribellarti.
Ho una buona memoria, mi ricordo gli amici quelli veri, quelli che ho sempre avuto vicino quando ne avevo bisogno, ma mi ricordo anche tutte quelle persone che hanno avuto due facce e che mi hanno fatto del male, e quando la memoria non fallisce il perdono è difficile.
Il tempo è solo una convenzione umana. Nulla nell’universo determina un metronomo costante, tale da potersi chiamare “tempo”.