Fabio Privitera – Silenzio
Un liquido silenzio mi dimora il petto in attesa che venga liberato, sia che esso diventi un bisbiglio a fil di voce o l’urlo di chi non voleva più star dentro, alla mercé di un pensiero.
Un liquido silenzio mi dimora il petto in attesa che venga liberato, sia che esso diventi un bisbiglio a fil di voce o l’urlo di chi non voleva più star dentro, alla mercé di un pensiero.
È strano come le parole possano tramutarsi in un enorme silenzio, uscendo dalla bocca di alcune persone.
Anche il silenzio è musica, musica dell’anima!
E la maggior parte si arrende alla pronuncia di un “se fosse facile” e non prova ad avanzare nel silenzio di un “nonostante tutto sia difficile finché respiro ce la posso fare”.
Da ogni parola sprecata nasce un silenzio che urla.
Vi sono pensieri, idee, affetti, che più sene parla e più svaniscono inghiottiti dall’abitudine. Altri invece che, tacendoli, non fanno altro che moltiplicarsi e invadere lo spazio degli altri pensieri.
Il silenzio in certe situazioni, sarebbe auspicabile, se solo gli esseri umani, non lo rendessero imbarazzante, con i loro stupidi pudori.