Fabio Privitera – Silenzio
Un liquido silenzio mi dimora il petto in attesa che venga liberato, sia che esso diventi un bisbiglio a fil di voce o l’urlo di chi non voleva più star dentro, alla mercé di un pensiero.
Un liquido silenzio mi dimora il petto in attesa che venga liberato, sia che esso diventi un bisbiglio a fil di voce o l’urlo di chi non voleva più star dentro, alla mercé di un pensiero.
Il mio silenzio non è muto anzi è pieno di parole e tutte censurabili.
I legami esistono già altrove, oltre lo spazio e il tempo. Ciò che vedi, ciò…
Spesso il silenzio è l’armonia più celestiale mai udita.
Non interrompere mai la pazienza altrui, potresti sprofondare nel silenzio.
Mentre il diavolo pensa a fare le pentole, io faccio i coperchi.
Decisi di camminare da solo per non essere confuso da quelle voci che dicevano di conoscere la destinazione ma non la strada. Non lo decisi, ad essere onesto fu la mia natura stessa a spingermi lontano. Finii un giorno per girarmi e guardare il percorso che avevo calpestato e capii che la strada siamo noi stessi ed anche la destinazione.