Federico García Lorca – Poesia
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.
Non basta solo una penna per scrivere, dietro ogni frase si trova un po’ di felicità e tristezza: “questo è un vero poeta”.
Scrivere poesie è per me amare senza avere la seccatura del matrimonio!
Mi tuffo nei meandri della mente ove emergono ricordi di un tempo ormai andato, che mai più ritornerà.
I poeti bussano ai cuori dove non fa giorno. Aprono porte altrimenti chiuse svelano giardini nascosti, solitudini infinite. I poeti sono gigli disseccati lunghi fili di vento che vibrano su desideri imprigionati. I poeti suggeriscono colori ai pittori e il mondo si tinge d’azzurro e di bianco. Il bianco delle stanze dove giocano i bambini l’azzurro delle soffitte dove sognano i sogni e si riposa la luna. I poeti sono mendicanti per strada e la moneta che tu lasci nelle loro mani diventa un sole di rame che incendia la notte. I poeti sono musiche gitane un canto di rane nel caldo meridione. I poeti sono versi in prigione.
La poesia è il suono incantato di tutti gli strumenti musicali messi assieme.La poesia è il risveglio della vita in primavera e la nudità dell’autunno.La poesia è una cucina appetitosa in cui non manca nessun ingrediente.La poesia è l’anima sublime che raccoglie tutte le vibrazioni dei sentimenti del tempo in cui si vive.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie… al ridicolo di non scriverne.