Elias Canetti – Filosofia
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, l’ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, l’ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
Il sapiente è colui che ascolta solo l’opinione della sua anima.
L’origine della vita è il dilemma del filosofo.
Il principio della vita e l’origine delle cose: il binomio del filosofo.
Come sempre abbondano le ragioni pratiche per giustificare l’assurdo, per indurre all’impossibile.
Dubito che l’ingegnosità umana possa costruire un enigma che l’ingegnosità umana, con attenzione e pazienza, non possa risolvere.
Aristotele, da buon teorico, resta confinato nel’astratto.
Per vedere una cosa bisogna capirla: la poltrona presuppone il corpo umano, le forbici l’atto diel tagliare. Il passeggero non vede lo stesso cordame che vede l’equipaggio.Se vedessimo realmente l’universo lo capiremmo.
I mali che fuggi sono in te.
Tutto scorre, niente sta fermo.
La prima regola è stata di non accettare una cosa per vera finché non la riconoscessi per tale senza neppure un dubbio.
Il filosofo vive di problemi come l’uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto.
Due filosofi e mezzo probabilmente non faranno mai un intero metafisico.
Il rinsavimento dal sonno della ragione ridona all’uomo dignità e fierezza.
Il mondo è diviso in due, tra la luce e l’oscurità, tra il bene e il male, tra buoni o cattivi… ma alla fine tutti vogliono la stessa cosa, prevalere sul nemico.
Svegliandomi penso: sono ancora morto o sono già vivo…
Tutti gl’uomini straordinari sono palesemente malinconici, collocando l’uomo malinconico a una zona prossima all’alterazione.