Cinzia Nateri – Filosofia
Il tempo è come un pirata della strada. Non fa soste.
Il tempo è come un pirata della strada. Non fa soste.
Nessuno diventa ciò che non era già presente in lui.
Il tempo che ti appartiene è solo l’istante che vivi in quell’istante.
La contraddizione non è che un continuo interrogarsi.
La cultura è molto più del mero nozionismo; l’erudizione, alle volte, è l’arma dell’ignorante che, con superbia e arroganza, sbatte in faccia agli altri il proprio sapere.
Il tempo è movimento, e si propaga come un’onda. Nella propria natura c’è qualcosa di paradossale, o un ossimoro: il tempo è tanto distruttivo tanto più duraturo, quindi è in proporzione indiretta con l’esistenza-sussistenza dello spazio rispetto alla lunghezza della sua durata.
Guardando oltre, qualcosa ci sarà oltre il visibile già visto.
Il dilemma del porcospino afferma che tanto più due esseri si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno l’uno con l’altro. Ciò viene dall’idea che i porcospini possiedono aculei sulla propria schiena. Se si avvicinassero fra loro i propri aculei finirebbero col ferire entrambi. Questo è in analogia con le relazioni tra due esseri umani. Se due persone iniziassero a prendersi cura e fidarsi l’uno dell’altro, qualsiasi cosa spiacevole che accadesse ad uno di loro ferirebbe anche l’altro, e le incomprensioni tra i due potrebbero causare problemi ancora più grandi. Eppure i porcospini hanno bisogno di stare vicini per scaldarsi a vicenda. Da questa contraddizione nasce il dilemma.
Non tutti i pensieri che scriviamo sono frutto di una visione, alcuni potrebbero essere una proiezione del futuro di ciò che desideriamo nel presente.
Veni, vidi, vici, vissi e scrissi per migliorare le anime a cominciar dalla mia!
È più facile affermare l’inesistenza di ciò che turba che ammettere la sua esistenza.
Il mistero non ha volto, ma solo occhi per guardare senza essere mai osservato.
Perché mai dovrei inserire una mia foto che potrebbe contribuire a generare un’idea sbagliata di me? Non bastano le mie idee? La foto che sceglierei sarebbe già una finzione!
L’unicità del cosmo determina la sua solitudine. La rarissima presenza della vita nel cosmo stabilisce un principio di compagnia. La compagnia sarà totale quando vita e cosmo saranno coscienza unica. Ogni essere vivente è una micro tappa nella realizzazione del processo di fusione. Questo fenomeno è spontaneo e dura per l’eternità. Cosmo; vita; coscienza e unione sono un cammino o “via” unica. Il traguardo è già tutto contenuto nella conoscenza dei principi esposti. Perché mai dovremmo esagerare volendosi fare un’idea di Dio?
Per capire se la vita ha un senso occorre amare intensamente la vita. Solo così le due cose divengono “una” inscindibile cosa sola!
È un peccato mortale vivere senza dei perché.
Chissà quanto la vita ci appartiene realmente. Andarsene senza porsi domande è vivere senza capire il senso: una vita senza senso è un viaggio nel nulla. Vorrei andarmene piena di perché, perché sono i perché a dare un senso a tutto, che essi siano domande o risposte in fondo poco importa.