Francesca Rodofili – Destino
Quel venerdì di qualche settimana fa ancora non avevo “confuso desiderio e destino” su quelle rotaie… E ora mi chiedo se io abbia aiutato l’uno o l’altro a scoprire la delusione.
Quel venerdì di qualche settimana fa ancora non avevo “confuso desiderio e destino” su quelle rotaie… E ora mi chiedo se io abbia aiutato l’uno o l’altro a scoprire la delusione.
Questa è l’ora del male e del malvagio. Non si nascondono più, camminano alla luce del Sole e alla luce del Sole appestano e imputridiscono tutto ciò che toccano. Di notte no. La notte… la notte è nostra.
Se non fosse stato un “vestito”, se invece Dio vorrebbe che lo diventasse considerandolo tale, quello che per natura è Essere, quella luce con cui vorrebbe abbellire e costruire il suo Sistema. Ancora forse non si rende conto di cosa ha immesso nella struttura. Non il Male, come vorrebbe far credere, gli effetti distruttivi non sono altro la conseguenza di un uso errato e sconsiderato di quello che, attraverso la morte, vorrebbe che fosse tutto suo. E infatti, lo ha avuto.
L’ironia è un’arte sottile e complessa, ironizzare su se stessi e i propri problemi è un simpatico modo per farsi beffa del destino!
Ti accorgi del tempo che passa non dai primi capelli bianchi, ma guardando i figli che crescono.
Ognuno di noi dovrebbe essere libero di scegliere quando e come proseguire il proprio “cammino”, ma la verità è che, se non la vita, c’è sempre qualcuno, o qualcosa, che poi decide per noi.
Lo so è ingiusto e terribile, probabilmente la sciagura più immane del secolo, ma dobbiamo farcene una ragione… un giorno anch’io morirò.