Francesca Zangrandi – Religione
Non capisco se siamo noi che scegliamo di credere o siamo scelti?
Non capisco se siamo noi che scegliamo di credere o siamo scelti?
Non è vero che ride bene chi ride ultimo. Ma è vero che ride bene chi morendo se ne va col Signore.
Con la beatitudine perfetta Dio ricompensa quelli che tutto soffrono per il Cristo, che è la giustizia stessa. Ad essi è riservato il regno dei cieli e viene promessa lassù una generosa ricompensa, perché disprezzati dal mondo, poveri nello spirito, coperti di vergogna per le sventure subite nel mondo presente, confessori della giustizia celeste di fronte alle ingiurie degli uomini, martiri gloriosi delle promesse di Dio, hanno speso la vita per testimoniare la sua eternità.
Così come la brace, per quanto brillante, lontano dal fuoco si estingue rapidamente, anche l’uomo, lontano dai suoi simili, per quanto intelligente sia, non riuscirà a conservare il proprio calore e la propria fiamma.
Nulla consuma il corpo quanto l’ansia e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.
Dunque così Egli è. Ed ha anche vita perché l’atto dell’intelletto è vita ed Egli è quell’atto. E la sua attività che esiste di per sé è la vita migliore ed eterna. Diciamo, infatti, che Dio è vivente, eterno e perfetto, sicché a Dio appartiene una vita continua ed eterna: questo è, dunque, Dio.
La chiesa ed il governo hanno tutto l’interesse che il popolo rimanga ignorante e sottomesso ai loro piedi.